Argomento
Il giudice Michele Forziati ha condannato l'on. Gabriella Carlucci al pagamento di 10.170,39 euro coi dovuti interessi, come risarcimento per una sua portaborse. La collaboratrice parlamentare non onerosa, come la stessa deputata la definiva, lavorava senza un regolare contratto, cosa che peraltro accadeva ed accade con la stragrande maggioranza dei nostri onorevoli. Fatto sta che il giudice ha riconosciuto che il lavoro prestato dalla signora doveva essere assimilato a quello di una vera segretaria personale, ovvero di un rapporto di lavoro subordinato, e come tale doveva essere trattato. Cambierà qualcosa per i portaborse italiani? Nonostante alcuni giornali parlino di sentenza storica, noi riteniamo che come al solito tutto si risolverà in fumo. Non è un caso che chi si può permettere di infrangere la legge senza pagarne le conseguenze (intendiamo il fatto di retribuire i portaborse in nero), siano gli stessi che le leggi le fanno.
Ed a proposito dell'on. Carlucci: meglio perseguitare e punire i ragazzini che scaricano musica da internet, piuttosto che trattare onestamente chi lavora per noi, vero?
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