Microsoft - Yahoo, accordo raggiunto

Il gigante di Redmond fornirà l'engine per i motori di ricerca di ambedue le piattaforme, che manterranno comunque la propria identità, mentre la casa della grande Y si occuperà delle inserzioni pubblicitarie. Questa la sintesi molto stringata dell'accordo raggiunto dai due colossi dell'IT per far fronte allo strapotere di Google. Al momento non sono stati forniti molti dettagli, si sa che sostanzialmente le due società si manterranno sostanzialmente separate, mentre potrà esserci una collaborazione su alcune delle tecnologie utilizzate. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? A guardar bene sembra più un contentino per gli azionisti (soprattutto quelli di Yahoo) che tanto avevano insistito per un'eventuale fusione/acquisto da parte della società fondata da Bill Gates, più che uno di quei businness destinati a fare epoca. Ben altra cosa sono le acqisizioni recenti di Oracle. Bisognerà comunque attendere l'ok dell'Antitrust, che già precedentemente aveva detto la sua nei mesi precedenti. Poi sarà da valutare la reazione del mercato: personalmente non ci attendiamo che le azioni di Yahoo schizzino alle stelle, al più potrà esserci un leggero incremento, per poi tornare alla consueta mediocrità. Meglio potrebbe andare alla casa di Redmond, che più che portarsi a casa dei bei soldi (quelli derivanti dagli entroiti pubblicitari), si è comunque garantito un importante alleato (o quantomeno un non-nemico) nell'eterna lotto contro la società di Larry Page e Sergey Brin. Perché allora tanto clamore? A pensar male, sembra strano che quella vecchia volpe di Carol Bartz e il suo compare Steve Balmer, CEO di Yahoo e Microsoft rispettivamente, possano accontentarsi di un si misero accordo. Che non sia piuttosto una mossa per sondare Antitrust e mercati?