Omicidio Politkovskaya, gli accusati vanno riprocessati

Da rifare il processo contro i presunti assassini di Anna Politkovskaya, la giornalista russa uccisa nell'ottobre del 2006. La Corte Suprema ha accolto il ricorso della procura ed invalidato la precedente sentenza che aveva assolto l'ex dirigente della polizia di Mosca Serghei Khadzhikurbanov, uno dei presunti mandanti, ed i fratelli Dzhabrail, Ibragim e Rustan Makhmudov, dei quali l'ultimo è accusato di aver materialmente commesso il delitto. Il processo che aveva assolto gli imputati, era terminato fra le polemiche, a causa di sospetti riguardanti presunte protezioni politiche di cui avrebbero goduto gli imputati. Queste avrebbero pesantemente condizionato il giudizio finale della corte militare. Una piccola vittoria per i sostenitori della giornalista, che cercano disperatamente di ottenere giustizia in un caso che a suo tempo provocò molto sconcerto. In Russia, ancora lontana dalla vera democrazia, sono molti i giornalisti che rischiano la propria vita quotidianamente per denunciare le malefatte del governo e le atrocità dei conflitti regionali. Ad Anna altri ne sono seguiti, ed altri ne seguiranno. La corruzione degli ambienti politici e militari russi rende tutto estremamente complicato, la concentrazione di poteri, in Russia come ovunque nel mondo, è un pericolo per la democrazia e la libertà d'espressione. Che la povera Anna ed i suoi colleghi ci siano d'esempio.