Cyber Security Act 2009: come legalizzare i ficcanaso

Inviato da harvey lomax il Mar, 04/07/2009 - 21:38
Argomento
I senatori John Rockfeller e Olympia Snowe hanno presentato il primo aprile scorso una proposta di legge abbastanza inquietante. Ultimamente da più parti giungono idee per regolamentare (censurare e controllare secondo le associazioni che difendono i diritti dei cittadini) internet. Recentemente in Italia ci sono state alcune proposte al limite dell'umana decenza, che denotano la scarsa conoscenza di mezzi e tecnologie da parte dei nostri politici e di chi sta loro intorno, nonché una visione arcaica e ristretta delle cose della rete. Tuttavia, ciò che è venuto fuori dal cilindro di queste due vulcaniche menti, non è certo da meno. Si tratta di un testo facente parte del Cyber Security Act 2009. Tramite esso, si vorrebbero conferire al Presidente degli Stati Uniti d'America grandi poteri (come se non ne avesse già abbastanza) che interessano direttamente la gestione di internet. Se egli dichiarasse lo stato di emergenza, secondo la proposta, avrebbe la facoltà di decidere di rallentare o bloccare l'accesso ad internet da parte di strutture di una certa rilevanza, sia nel settore pubblico (amministrazioni, ospedali, scuole) che in quello privato. In parole povere si dovrebbe poter isolare un network, diciamo così, locale o privato, dalla grande rete. Un network di una di queste strutture, qualora facesse transitare dati ritenuti sensibili (tipo numeri di documenti, patologie di un individuo, conti bancari, fedine penali, ecc.), verrebbe poi monitorato dal Dipartimento Commercio. Ciò significa che tale dipartimento avrebbe libero accesso ai dati confidenziali di milioni di individui, senza alcuna garanzia sulla propria privacy. Il testo è abbastanza fumoso (si vede che è stato redatto da un politico, è tanto simile alle proposte che si vedono qui a casa nostra...), vi si leggono spunti di varia natura, dall'istituzione di comitati per il controllo di altri comitati, al "Quello dovrà far si che... quell'altro dovrà verificare che..., senza la minima idea sul come fare cosa. Il senso generale della norma, sarebbe quello di proteggere le strutture sensibili da attacchi informatici. Tuttavia l'elenco di tali entità potrebbe essere esteso a discrezione degli uffici federali e quindi qualunque network potrebbe esservi incluso. Inoltre vi è il rischio che i dati personali dei cittadini, spiati dal Dipartimento del Commercio, potrebbero essere utilizzati contro i cittadini stessi, cosa che non si può fare perché violerebbe i principi fondamentali della Costituzione. Accumulare ed indagare un individuo non è infatti legale se non vi è a priori un mandato di un giudice. Sarebbe come eseguire una perquisizione senza mandato. Lecito è corretto è senz'altro difendersi dalle intrusioni telematiche, ma ciò non deve essere fatto a discapito dei cittadini che, criminali o meno, hanno comunque dei diritti. Lo stato non può e non deve avere il totale controllo della vita di un individuo. Lo stato deve esistere in funzione del cittadino, non uno strumento per annichilirlo. Inutile tirare fuori la solita solfa dell' "Io non ho niente da nascondere". Questo è quello che pensi tu! Ti piacerebbe che 10.000 impiegati dell'FBI sapessero come spendi i tuoi soldi, dove vai, con chi passi le tue notti, che malattie hai, per quale squadra fai il tifo, che compri il viagra su internet assieme ai films porno, o che tuo fratello è in cura da uno strizzacervelli? A me no. Non so perché. Perché? Veramente, non so perché... Sono cazzi miei! -Orazio Degani- Il testo è disponibile a questo indirizzo: http://cdt.org/security/CYBERSEC4.pdf Ovviamente non sono stati gli autori della proposta ad averlo messo onine...