Argomento
A 78 anni, si è spento oggi Candido Cannavò. Lo storico direttore della Gazzetta dello Sport, il più famoso quotidiano sportivo italiano, aveva da tempo lasciato la carica di direttore, ma continuava a scrivere articoli e fornire contributi alla carta stampata ed alla televisione. Non vogliamo ora tessere le lodi del giornalista, lasciamo questo compito ai colleghi suoi ed a chi lo ha conosciuto. A noi piace ricordarlo come uno che ha sempre creduto nello sport, anche in quei momenti bui in cui l'ombra del doping ha offuscato la gloria di discipline a lui molto care come il ciclismo ed il calcio, o quando la corruzione ed il malcostume in certe federazioni sono venuti a galla. Nonostante ciò, il Direttore ha continuato a credere. Ed è anche grazie a questa sua fermezza che sono stati superati momenti difficili, momenti di crisi dello sport, ma anche crisi dei mezzi d'informazione sportivi, giornali e tv, che da meri fornitori di cronaca ed informazioni si sono nel frattempo trasformati in pentole a pressione atte a cucinare polemiche, gossip e scandali. Questo non è il giornalismo sportivo di Cannavò, non lo è mai stato. A lui va il merito di essere riuscito a mantenere la propria linea anche quando gli insulti in tv e sui giornali pagavano più che non un buon resoconto di un derby di seria A.
Grazie Direttore per le tue lezioni. Un giorno ci rincontreremo, e scriveremo articoli a pioggia su quei dannati dopati.