Argomento
Le vicissitudini della celebre compagnia americana, già discusse su questo sito qui e qui, sono oggi giunte all'ennesimo capitolo. Il co-founder di Yahoo, Jerry Young si è dimesso dalla carica di amministratore delegato, che aveva assunto circa 17 mesi fa. Le forti pressioni del CdA, che gli rinfacciano di non aver voluto concludere la trattativa con Microsoft, lo hanno infine costretto a ritornare sui suoi passi, pur mantenendo egli il precedente incarico, ovvero direttore tecnico-strategico. Il futuro amministratore delegato dovrà essere in grado di rilanciare l'azienda, sia sotto il profilo economico, probabilmente con nuove alleanze, sia sotto quello tecnico, visto che le novità proposte negli ultimi mesi non sembrano aver riscosso il successo che ci si attendeva. Su Yahoo pende comunque la scure dell'antitrust, pronta a troncare eventuali partnerships (come quella tentata precedentemente con Google) che potessero cozzare con le regole del mercato statunitense; in quest'ottica risulta difficile pensare di trovare partners disponibili che non abbiano già i piedi nello stesso mercato, e siano decisi ad entrarci. Più probabile una vendita di titoli che permetta l'avvicinamento a qualche compagnia dotata di liquidità, che potrebbe poi, alla lunga, assorbirla completamente. Questo è purtroppo il nuovo mercato, ed anche gloriose aziende come Yahoo rischiano di scomparire, se le scelte societarie non le sostengono.