Argomento
Arrivata all'Europarlmento tra il silenzio dei media, il controverso Pacchetto Telecom, che riprendeva la famigerata Dottrina Sarkozy, è stato fortunatamente spogliato di tutte quelle norme volute dai sostenitori del diritto d'autore (case discografiche, cinematografiche, società per la raccolta dei diritti d'autore, ecc) e spinte dal marito di Carla Bruni Esse anteponevano gli interessi di quella casta ad un ben più rilevante diritto dei cittadini a poter accedere alla rete ed a veder tutelata la propria privacy. Essendo La Francia presidente di turno, la sconfitta brucia il doppio al marito di Carla Bruni, che è così costretto a tornarsene a casa con la coda fra le gambe. Una descrizione abbastanza dettagliata viene fornita dal sito Punto Informatico. L'articolo riferisce, tra le altre cose, che i detentori di diritti d'autore non potranno più andarsene in giro per la rete ed indagare al posto delle forze dell'ordine. Solo dietro ordine di un magistrato sarà possibile indagare il traffico di un utente. Finalmete vediamo un po' di buon senso prevalere in una sede istituzionale, dove solitamente gli interessi corporativi la fanno da padrone. Anche se, bisogna dirlo, non siamo certo ai livelli del nostro paese. Un sentito ringraziamento a tutti coloro i quali hanno votato contro, e specialmente a Catherine Trautmann, europarlamentare che ha ribadito come il diritto del cittadino ad accedere ad internet debba essere assolutamente superiore ad una stupida violazione del diritto d'autore. Stupida non perché esiste, per per come viene utilizzata, sia chiaro.
Non è comunque il caso di abbassare la guardia, poiché sappiamo che spesso norme calciate fuori dalla porta rientrano modificate di qualche virgola dalla finestra, perciò è necessario mantenere alta l'attenzione, informandosi sul problema e facendosi sentire al Parlamento Europeo attraverso, per esempio, petizioni online ed emails collettive che vengono preparate da tanti volontari sparsi per tutta Europa, che spesso comattono quasi da soli per i nostri diritti. Un sentito grazie anche a loro. Caro marito di Carla Bruni, consolati con le canzoni di tua moglie. E mi raccomando, non scopiazzarle, eh...