Argomento
Un successo clamoroso, per certi versi inaspettato, e per questo ancora più bello. Con Gerhard Berger, cooproprietario, che proprio qui a Monza trionfò vent'anni fa, a godersi il più bello dei dejavu; con una scuderia, la Toro Rosso, cenerentola della Formula Uno, erede di anni di fatica dell'ing. Minardi e dei collaboratori di allora, a cui spetta senza dubbio il giusto riconoscimento per aver tirato avanti la carretta in quegli anni difficili, quando i soldi mancavano e si sopravviveva solo grazie alla passione ed alla forza di volontà. Un grazie a loro, ed un grazia anche a quelli che si sono aggiunti ed hanno contribuito a questo doppio successo. Già, perché a Monza la scuderia di Faenza si è aggiudicata la sua prima, storica pole position, prima di conquistare il meritato successo nella gara. A ciò bisogna aggiungere anche il primato di aver portato sul gradino più alto del podio il pilota più giovane della Formula Uno, un tale Sebastian Vettel che ha condotto l'auto da vero campione, dall'inizio alla fine, appioppando distacchi clamorosi a piloti molto più blasonati. Siamo convinti che il teutonico giovane non sarà una meteora, ma potrà arrivare molto in alto. Ma per il momento, che egli e la sua piccola grande squadra si godano questo meritato successo, frutto di anni di fatiche e sacrifici. Auguriamoci che la Toro Rosso possa continuare a vincere, con o senza il suo biondo campioncino, che la favola di Cenerentola continui. Perché la F1, e lo sport in generale, ne hanno un gran bisogno. Complimenti a tutti i membri della Toro Rosso.