Datagate, spiati milioni di utenti attraverso le loro webcam

Inviato da harvey lomax il Sab, 03/01/2014 - 19:47
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L'ennesimo capitolo della saga del Datagate si arricchisce di nuove pruriginose rivelazioni. La talpa Edward Snowden ha rivelato che l'agenzia statunitense NSA e la britannica GCHQ, hanno, in questo caso il condizionale non è d'obbligo, spiato milioni di utenti di Yahoo Messenger e forse di Kinect della console Xbox 360, attraverso le webcam installate sui pc di casa. Documento interno del GCHQ riguardante le chat video di Yahoo. Fonte: The GuardianLa joint operation, denominata Optic Nerve, ha raccolto immagini anche private ed intime di 1,8 milioni d'utenti che partecipavano a chat di gruppo, in un periodo che va dal 2008 al 2010, per un arco di tempo totale di circa 6 mesi. Secondo il quotidiano inglese The Guardian che ha per primo pubblicato la notizia, tutti quegli utenti in realtà non erano sospettati di alcunché, ed infatti non esistono prove che vi siano stati coinvolti dei terroristi. Inoltre, poichè il GCHQ non necessita di alcun permesso per intercettare cittadini statunitensi, è facile intuire che questi ultimi siano rimasti vittime in massa del programma di Optic Nerve, e che tali dati possano poi essere stati passati all'NSA, nell'ottica di collaborazione prevista fra le due agenzie, permettendo così all'NSA di venire in possesso di dati di cittadini americani che essa stessa non avrebbe potuto altrimenti intercettare, in quanto illegale in USA. Tale tesi è stata comunque smentita da un portavoce dell'NSA.
Le agenzie, sempre secondo quanto riportato, avrebbero ripreso fermi immagini ogni 5 minuti, sfruttando le webcam degli ignari utenti. Tali immagini sarebbero poi passate attraverso un programma di riconoscimento facciale, un sistema sperimentale atto a scovare soggetti di un qualche interesse per il Government Communications Headquarters,
Documento interno del GCHQ riguardante le chat video di Yahoo. Fonte: The GuardianUna percentuale di immagini comprese fra il 3 e l'11%, è costituita da immagini di nudo o sessualmente esèplicite, come amano dire oltreoceano. Non vi è da meravigliarsi del fatto che le videochat vengano utilizzate per trasmettere contenuto pornografico o anche soltanto di nudità, ma si rimane basiti dinnanzi alla proverbiale flemma britannica che trapela dai documenti interni dell'agenzia, ove si ammette che una parte del materiale intercettato potrebbe essere sessualmente esplicito, e che gli analisti che si sentissero offesi da tale contenuto non sono tenuti a visionarlo. Documento interno del GCHQ riguardante le chat video di Yahoo. Fonte: The GuardianNon solo, si tiene a ricordare a tutti coloro i quali hanno a che fare con quei dati, che la loro diffusione è proibita e passibile di sanzioni disciplinari... poffare! I vertici del GCHQ cose sempre hanno rifiutato di commentare la notizia, ma hanno voluto ribadire che la loro attività viene attuata in stratta osservanza delle leggi locali. Leggi che a quanto pare permettono alle autorità di entrare prepotentemente ed ingiustificatamente nella vita privata di 1,8 milioni di utenti. Senza contare che nessuno sa quale fine abbia fatto la mole di pruriginose immagini raggranellate. Nessuno, nemmeno le stesse agenzie, possono garantire che queste non siano finite su qualche sito porno. Senza contare la possibilità che del materiale riguardante minori sia anche esso entrato a far parte della raccolta. Immaginate un'ignara massaia che fa il bagnetto al figlioletto e lo trasmette mediante webcam alla zia od alla nonna. Oppure la mamma che mentre è in videochat con la sorella spoglia e riveste il proprio bambino per poi portarlo a scuola. Immagini di nudo di minori, che GCHQ e quindi NSA potrebbero aver carpito, e che qualche analista con tendenze pedofile potrebbe aver diffuso su siti pedofili, quindi con la complicità di quelle agenzie che il materiale lo hanno raccolto e conservato. Source: https://www.facebook.com/Citizens.Action.NetworkSe tale ipotesi fosse vera, come dice il proverbio "E' tanto ladro chi ruba quanto chi tiene il sacco", di conseguenza le due agenzie sarebbero responsabile della detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Se il 10% delle immagini intercettate, cioè circa 180.000 contiene immagini sessualmente esplicite, quante di queste possono riguardare dei minori? Se anche si trattasse, supponiamo, solo dello 0.1%, GCHQ ed NSA sarebbero in possesso di 180 immagini pedopornografiche. Non male, per chi va in giro dicendo che vuole proteggere il mondo da tutti i cattivi.