E' accaduto ciò che non ti aspetteresti.
I media nazionali hanno oggi riportato la notizia di un attacco informatico di Anonymous contro il sito di Casaleggio, mente grigia del Movimento 5 Stelle. Ma come? Anonymous e 5 Stelle non erano pappa e ciccia? La risposta è no. Forse per qualche media era così, ma il movimento Anonymous è per definizione apolitico ed apartitico. Che poi alcuni dei suoi membri propendano verso un'area od un'altra è un altro discorso, che ci può stare. Come se non bastasse, in realtà non è stato il collettivo Anonymous a defacciare il sito caseleggio.it. Bastava andare a leggere le dichiarazioni sul blog di Anonymous Italia (uno dei tanti) per leggere che il collettivo non rivendicava l'azione, che è stata invece perpetrata da AntiSec Italia, un gruppo il cui scopo, come per tutti gli antisec, è quello di scovare vulnerabilità ovunque ed esporle al pubblico ludibrio, almeno in teoria senza alcun fine terzo, just for the Lulz. Tuttavia, leggendo il comunicato di AntiSec, un certo coinvolgimento politico lo si evince facilmente:
Ciao Beppone, Casaleggio e carissimo SysAdmin. A quanto pare il caveau non era blindato abbastanza e un pirata avido e sanguinario ha fatto irruzione! Saccheggi e scorribande,ecco cioè che un pirata apprezza di più. Non preoccupatevi eccessivamente però,questo particolare pirata non è alla ricerca di tesori e ricchezze...but just for some fuckin` lulz! Per rallegrare questi giorni di lavoro abbiamo deciso di fare una visita al vostro Guru Informatico & sommo esperto di comunicazione nonchè eminenza grigia e burattinaio supremo, aka Mr.Gianroberto Casaleggio. Sareste estremamente più popolari e benvoluti se la smetteste di dedicarvi unicamente a faide interne e a decidere chi è la persona non grata della settimana.State diventando il cancro che vi eravate ripromessi di eliminare. Ma purtroppo come è noto "Il potere tende a corrompere e il potere assoluto corrompe assolutamente." Siamo venuti a ricordarvi che c'è sempre qualcuno che osserva il vostro operato. Non come i pagliacci degli Hacker Del PD,che saranno stati molto probabilmente vostri ex colleghi non proprio soddisfatti del trattamento ricevuto. We're the real deal! ;) Come è solito dire Beppe: LA RETE!!!!! LA RETE!!!!! Voi la rete non la meritate,incapaci! Le maschere di Anon a voi servirebbero non per garantire l'anonimato ma per nascondervi dalla vergogna. Le votazioni ed elezioni in rete,il megafono per tutti,il medium democratico per eccellenza Quirinarie,Il futuro é la rete...e vi fate pwnare così???Offrite anche servizi di IT Security...è uno scherzo? It's very very lulzy. But...w00t w00t,we got r00t! Un saluto speciale a Beppone, e soprattutto a chi doveva tenere la barca a galla,mr. Benzi,sono bastate due spingarde per ridurla ad un rottame galleggiante. We do what we want cuz a Pirate is free! #AntiSecITA #Anonops #Anonymous #FreeAnons #BenziNAiO #BenziAdminDiCondominio
Ciò non significa che il gruppo volesse colpire a tutti costi il Movimento 5 Stelle, ma che il sito defacciato abbia piuttosto costituito una sfida informatica appetibile per dimostrare le proprie abilità. L'azione non è stata condivisa da molti partecipanti al forum, ma non sono mancati i sostenitori. D'altro canto, chiunque può essere Anonymous, e rivendicare in suo nome un'azione è atto legittimo per chiunque, paradossalmente anche per chi dà loro la caccia. L'unica condizione, secondo il blog AnonItaly è costituita dalla motivazione, che però talvolta cammina sul limite della liceità; un classico esempio potrebbe essere il sito di informazione politica contenente messaggi razzisti, fortemente offensivi o cose simili: in tal caso, vale più la libertà d'espressione, o l'infamia dei commenti (non potendo ovviamente colpire direttamente l'autore)? Per tale motivo va considerato che se spesso attacchi contro siti di certi partiti sono stati in passato più o meno tollerati dagli adepti del movimento,
non deve destare meraviglia se ora qualcuno inizia a prendersela anche con Grillo & C., che secondo una parte dei proseliti ha tradito le attese. E' innegabile che tra questi ultimi, e non necessariamente fra chi in realtà compie gli attacchi informatici, vi siano diverse correnti politiche e movimenti d'opinione, che tendano ora a sostenere, ora a contestare gli hacktivisti. Non è inoltre escluso che tali movimenti d'opinione possano anche essere appositamente movimentati da terzi.http://t.co/K23PUnjgRL TANGO DOWN #opitaly #anonymous
— LulzSecITA (@LulzSecITALY) April 5, 2013
La genealogia dei movimenti hacker di questi ultimi anni è materia assai complessa ed esula dalla nostra voglia di indagare, soprattutto perché non esiste una verità, ma molte verità. Potete ascoltare 100 hacktivisti ed ognuno vi racconterà una storia diversa. Se poi ci riferiamo all'ambito internazionale anziché al quello locale, le cose si complicano ulteriormente.
Sia come sia, è certo che l'azione è stata rivendicata dal gruppo AntiSec italiano, a firma OpGreenRights, che non è LulzSecITA. Vedremo in futuro quali altri obiettivi colpirà, e se davvero la motivazione è il mero Lulz o meno.
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