E' terminata ieri circa alle 4.00am l'avventura della squadra azzurra al World Baseball Classic.
Sconfitti di un punto da Portorico, si torna a casa con l'amaro in bocca, coscienti comunque di aver compiuto un'impresa. Ma andiamo con ordine.
L'Italia è riuscita, contro ogni pronostico a passare il primo turno, nonostante fosse inserita in un girone con compagini molto più forti sulla carta. Al primo incontro, ha battuto il Messico per 6-5. Una partita che si è chiusa solo all'ultimo lancio del closer Jason Grilli all'ultimo inning, con due out ed il battitore con due strike e tre ball. Una partita incredibile, che rimarrà negli annali della storia del baseball italiano. Come d'altro canto anche il secondo match, nel quale il team di Mazzieri ha inflitto una sesquipedale batosta ai Canadesi, un 14-4 ha ha visto la parita chiudersi per manifestà inferiorità degli avversari. La consapevolezza di aver passato il turno, grazie alla vittoria del Canada sul Messico, ha permesso di affrontare gli USA in scioltezza, mettendo loro paura per tutta la partita. Una sconfitta ininfluente per 6-2 ci ha proiettato al secondo turno, dove abbiamo affrontato prima la Repubblica Dominicana, perdendo per 4-5 e poi Portorico ci ha rispedito a casa con un diabolico ottavo inning, dopo essere stati in lungamente in vantaggio ed aver fatto pensare al miracolo migliaia di tifosi azzurri. Purtroppo anche in questo caso un solo punto è significato la differenza fra vincere e perdere; un 4-3 amaro, amarissimo.
Potevamo passare il turno? Sì, avremmo potuto, con più attenzione, sia in difesa, dove alcuni errori ed alcune scelte ci sono costate care, sia nel box di battuta, dove certi giocatori hanno sicuramente deluso, particolarmente contro i Portoricani. Siamo mancati parzialmente anche nei rilievi, dove si è vista la differenza con le altre squadre infarcite di lanciatori della MLB, e se avessimo avuto un pizzico della fortuna avuta col Messico...
Al di là del rammarico, questa squadra rimarrà nella storia; la miglior squadra di sempre, che ci ha deliziati con italo americani provenienti da MLB, triplo A e doppio A (le leghe minori), con un Alex Maestri apprezzato lanciatore in Nippon League. Devo dire che non mi aspettavo una prestazione così eccellente da parte sua, di Tiago Da Silva e di Cooper. Sono rimasto piacevolmente sorpreso di come siano riusciti non solo a non sfigurare dinnanzi ai più quotati colleghi di MLB delle altre compagini, ma anche a farsi apprezzare da avversari e pubblico per numeri da veri campioni. Particolarmente ho apprezzato il loro atteggiamento nei momenti difficili sul monte, dove hanno dato tutto sino all'ultimo lancio.
La nazionale di baseball non aveva mai superato il primo turno. Era considerata da quasi tutti un Cenerentola destinata a fare la fine del tacchino il Giorno del Ringraziamento. Invece è arrivata là dove nessuno Italiano era mai giunto prima, sconfiggendo anche in maniera eclatante due grandi squadre, mettendo paura ai padroni di casa e destando l'ammirazione dei commentatori e degli osservatori internazionali. Infine, ha giocato alla pari anche quando ha perso, meritandosi il rispetto di tutto il movimento, e di questo, dobbiamo andarne fieri tutti. Grazie ragazzi.
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