OpenSolaris è morto. Viva OpenSolaris

Inviato da harvey lomax il Gio, 08/26/2010 - 17:16
Argomento
Scaduto l'ultimatum della community che ruotava intorno al sistema operativo OpenSolaris, l'organo di autogoverno della stessa ha deciso di che era giunto il momento dell'addio. Il mese di tempo concesso ad Oracle per rispondere alle richieste inoltrate dalla comunità di sviluppatori è passato, e l'azienda non si è degnata di rispondere. Alla fine quindi gli sviluppatori di OpenSolaris hanno capito che questo non rientrava nei piani di Larry Ellison e soci, e di conseguenza era inutile prolungare l'agonia di un progetto destinato comunque ad un'ingloriosa fine. Che il discorso non interessasse più ai vertici dell'azienda può essere comprensibile, meno che questi non si siano nemmeno degnati di spedire un'email alla comunità di sviluppatori per chiarire le proprie intenzioni. E' proprio vero che più soldi si hanno più cafoni si diventa. L'atteggiamento della società di Redwood Shores nei confronti della comunità open source appare via via più chiaro; nonostante le solite dichiarazioni di facciata, l'intento è chiaro. Ora che si è impossessata di quei brevetti e tecnologia a cui la comunità open ha grandemente contribuito, sta iniziando a fare terra bruciata intorno ad essi. Ciò che è mio è mio, se ci posso fare dei soldi bene, altrimenti lo butto. In questo si può sintetizzare il pensiero dell'oracolo californiano. Peccato che come ha dimostrato il mercato, la tendenza vada in senso diametralmente opposto, ovvero quello di aprire i propri progetti ai contributi di volontari sparsi nel mondo che lavorano praticamente gratis e forniscono nel contempo un servizio di qualità, attraverso lo sviluppo, il debugging e la diffusione del prodotto. Persino Microsoft inizia a comprenderlo. Ma non basta certo un Oracle Express distribuito gratuitamente a permettere alla compagnia di Larry Ellison di essere considerata una paladina dell'open source, o quantomeno seriamente impegnata, interessata su questo fronte. E non importa se fa piovere dollari su qualche progetto open, non basta finanziare qualcuno per poi farselo amico. Il denaro è solo una parte della questione, l'impegno e la condivisione sono fondamentali. Sia chiaro, tutte le aziende devono fatturare, ma c'è modo e modo. Nonostante le recenti cadute di stile, Google è ancora anni luce avanti rispetto a tanti altri, Oracle in primis. Dal canto suo, la community di OpenSolaris migrerà verso altri progetti, tra cui IllumOS, il suo fork a cui alcuni dei più importanti sviluppatori avevano già iniziato a lavorare poco tempo fa. Esso sarà completamente open source, compatibile con Solaris/OpenSolaris, e seguirà lo sviluppo del sistema operativo prodotto dalla casa californiana, implementandone via via le modifiche. www.illumos.orgImage source: http://www.illumos.org