Linux, fallisce Red Flag

Inviato da harvey lomax il Mar, 05/27/2014 - 16:48
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Lo scorso febbraio ha chiuso i battenti Red Flag Linux, la casa produttrice dell'omonimo sistema operativo di classe enterprise, sponsorizzato dal governo cinese. Red Flag LinuxL'azienda è andata in liquidazione, non riuscendo neppure a pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti, per un ammontare di 15 milioni di yuan. Si è vociferato nei mesi scorsoi anche di possibile corruzione.
Il progetto di un sistema operativo basato su Linux e made in China era partito 14 anni fa con l'ambizione di andare a sostituire Microsoft Windows quantomeno sui computer governativi e delle amministrazioni. Così non è stato, probabilmente troppe le difficoltà nel migrare software e servizi senza un adeguato screening su di una scala così vasta. Ma possiamo immaginare che i problemi siano stati diversi. Innanzitutto le numerose resistenze degli utenti (impiegati, dirigenti) che, come ovunque, se non sono costretti non intendono modificare il proprio modus operandi. Nonostante la forza del governo centrale, il potere dei dirigenti locali è tale da poter mettere il bastone fra le ruote a chiunque. Inoltre va detto che l'attuale generazione di impiegati è praticamente nata e cresciuta con Windows, soprattutto XP, è abituata ad utilizzare programmi che girano su quel sistema, e se a questi togli il Flash per vedere i filmati su internet o il loro programma di messaggistica preferito, scoppia la rivoluzione. Un altro problema forse è stata la mancata partecipazione della comunità allo sviluppo di una distribuzione, basata prima su Red Hat e poi su Asianux, poco appetibile dalla massa proprio perché controllata, anche se indirettamente, da un governo, poco utilizzata al di fuori della Cina, e vista più come un'imposizione che una scelta. Quest'ultima considerazione ci permette anche di capire come mai siano stati pochi gli ambiti in cui la distribuzione sia stata adottata, là ove vi era possibilità di scelta in molti hanno preferito mantenersi sulla strada conosciuta.
Red Flag website P0wn3d?Alla fine, il succo del discorso è che l'intero processo è stato gestito male. Migrare grandi quantità di postazioni, software e servizi da Microsoft Windows a Linux è senz'altro possibile, come dimostrato dalla città di Monaco di Baviera col progetto Limux, ma occorre essere competenti, precisi, preparati, determinati.

La Cina non ha comunque abbandonato l'idea di un sistema operativo basato su Linux da utilizzare sia in ambito enterprise e governativo che come semplice desktop per utenti casalinghi. Da tempo è in atto una collaborazione con Canonical, che sviluppa la distribuzione Ubuntu, ma vi sono anche diverse case di software che stanno tentando di produrre distribuzioni totalmente nuove, tenendo conto delle abitudini e dei programmi più utilizzati dagli utenti cinesi.