Nuova tegola per i caccia F35 Joint Strike Fighter della Lockheed Martin. Nel corso del fine settimana, uno di questi apparecchi, nel corso di un volo, ha accusato una perdita di olio, Si tratta di un velivolo in configurazione B, capaci di decollare su portaerei ed atterrare verticalmente esattamente del tipo che dovrebbe finire sulla nostra Cavour. Per precauzione tutti i voli degli F35 sono stati sospesi e si è proceduto ad un controllo a tappeto su tutti cli apparecchi. Tre di questi hanno manifestato il problema, e siamo ad un mese dalla presentazione ufficiale di questa variante ad atterraggio verticale. Potrebbe sembrare un problema di poco conto, se non fosse che l'F35 non è un'automobile, bensì un aereo di ultima generazione, che costa circa 160 milioni di dollari.
L'episodio accade poche settimane dopo che il Pentagono avevano fatto pressione sul governo italiano a proposito della commessa degli F35, asserendo che il ridimensionamento dell'ordine da 130 a 90 velivoli, ha causato una diminuzione dei posti di lavoro in Italia! Strano che non abbiano parlato dei danni economici causati all'industria petrolifera italiana, che non potrà vendere carburante per 50 apparecchi, oppure ai produttori di pneumatici per aerei e di sacchetti per il vomito. Come se al Pentagono interessasse lo stato occupazionale in Italia, anziché il fatto di poterci rifilare qualche decina in più di costosissimi bidoni volanti.
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