Argomento
E' entrato oggi in vigore il decreto del ministro Bondi. Esso prevede l'applicazione di una tassa su tutti supporti di memorizzazione digitale, come telefoni cellulari, iPod, pc già assemblati, videoregistratori e videocassette, oltre che masterizzatori, chiavette USB, hard disk ecc, su cui l'odiato balzello già vige. La tassa serve a compensare la SIAE delle perdite subite a causa della copia privata di opere soggette a copyright. Abbiamo già discusso dell'argomento in passato, ma oggi Punto Informatico pubblica un articolo secondo il quale i listini di alcune compagnie hanno già iniziato a lievitare. Come era prevedibile, e nonostante le rassicurazioni dei soliti noti, il rialzo si è immediatamente riflesso sui consumatori, già oppressi dalla crisi economica, che si ritrovano con questo nuovo balzello, nonostante il governo si ostini a non volerlo chiamare tassa, per poter riaffermare ad ogni occasione che non ha alzato le tasse. L'articolo di Punto Informatico presenta un esempio di listino degli equi (iniqui) compensi dovuti, su tipologie differenti di merce: leggetevelo, così saprete quanto in più pagate grazie alla SIAE ed altri personaggi. Se i consumatori capissero ciò che stanno subendo passivamente, dovrebbero scioperare e smettere di acquistare i suddetti beni. Solo in tal modo, con le grandi industrie produttrici messe alle spalle dal calo degli acquisti, forse qualcuno capirebbe di aver fatto una boiata. E se ciò non bastasse, tutti colori i quali perderebbero il lavoro a causa di quel calo di consumi, dovrebbero andare alla sede della SIAE a chiedere un equo compenso per aver perso il lavoro.
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