Raymond J. Lane si è dimesso da executive chairman di HP.
Un 2012 terribile per l'azienda, che aveva bisogno di qualche testa per accontentare gli investitori. Le difficoltà del mercato hanno portato agli ormai consueti tagli di personale, ma la goccia che ha probabilmente fatto traboccare il vaso è stata l'acquisizione della società Autonomy, i cui debiti, forse occultati al momento dell'affare, hanno portato ad un buco di 8,8 miliardi di dollari. Acquisizione tra l'altro voluta dall'ex-CEO Leo Apotheker, e pagata 12 miliardi di dollari. Vi sarebbe stata un'errata valutazione dovuta a delle irregolarità nella contabilitità dell'azienda, che ha poi portato HP a richiedere un'indagine alla Securities and Exchange Commission. Benvenuti nel mondo della finanza creativa dunque. Sia come sia, i risultati dell'anno fiscale sono stati i peggiori dal 2002: 5 per cento in meno di fatturato rispetto al corrispondente periodo del 2011, per un ammontare di 120,4 miliardi di dollari, ed anche le azioni dell'azienda di Palo Alto si sono svalutate. Gli investitori hanno perciò richiesto un cambio di rotta.
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