Gli Uomini di Marte (Mars Men)

Inviato da harvey lomax il Dom, 05/24/2009 - 21:52
Argomento
Con Wen Chang Lun, Yeh Hsiao, I Fang Mien. Regia di Chen Hun-Ming La pellicola è nota in Italia col nome Gli Uomini di Marte, ma in altri paesi ha titoli diversi. Non si sa bene quando e dove sia stata prodotta, secondo informazioni reperite in rete si tratterebbe di una produzione nippo-taiwanese del 1976. L'edizione italiana, potrebbe aver subito un rimontaggio. L'alone di mistero che circonda questa pellicola la rende ancora più inquietante. Si tratta di uno di quei films sullo stampo di Godzilla, Megaloman, Ultraman, con attori in costume che interpretano robots giganti e mostri, tanto per darte un'idea ai profani. Pare che questo, in particolare, sia derivato dalla serie televisiva Jumborg, il cui protagonista è un clone di Ultraman. La pellicola è ambientata ad Hong Kong. I Marziani decidono di invadere la terra per impadronirsi di una pietra magica che permetterebbe loro di completare il raggio della morte. Il pianeta Terra viene difeso da un robot di fabbricazione americana (il clone di Ultraman) e da un essere mitologico cinese, il Guerriero del tempio, il cui spirito è contenuto all'interno di una statuetta rinvenuta da un bambino. Alla statuetta viene applicato un sofisticato congegno di controllo da parte di alcuni giovani scienziati che tentano di contrastare i Marziani. la pellicola presenta alcuni difetti di montaggio, si capisce in certi punti che qualcosa è stato tagliato. Inoltre vi sono parecchie incongruenze, con i Marziani, molto più grandi dei Terrrestri, che in alcune scene appaioni più piccoli per poi ritornare giganti. La recitazione è in alcune parti piuttosto teatrale, come sempre in questo tipo di pellicole, ma il doppiaggio poteva sicuramente essere migliore: talvolta si vedono gli attori parlare, ma la scena è muta. Non si può definire proprio un capolavoro, tuttavia esistono alcuni spunti interessanti. I due eroi del pianeta Terra (il clone ed il guerriero), che inizialmente di fanno la guerra fra di loro, diventano poi amici, come a suggellare la fratellanza universale frai popoli, nella fattispecie tra USA e Cina, anticipando di decenni la politica del neopresidente Obama (!). Un appello di qualcuno che già allora aveva capito come si sarebbe evoluto lo scacchiere delle potenze mondiali nel secondo millennio? Un tentativo di conciliazione tra Oriente ed Occidente, la suggellazione di un patto storico in nome della sopravvivenza del genere umano? Forse chi ha scritto la sceneggiatura sapeva cose che noi non sappiamo, era in grado di vedere oltre l'orizzonte del nostro naso. L'alone di mistero che circonda la pellicola, è ben lungi dall'essere dipanato.


  • Trama: ok
  • Attori: in media
  • Effetti speciali: alcuni interessanti, altri un po' artigianali
  • Colonna sonora: in media, c'è anche Time dei Pink Floyd, ma la sigla iniziale è del tipo cartone animato giapponese
  • Regia: sotto media