Un simpatico feto umano di quattro mesi è stato rinvenuto lo scorso venerdì all'interno di una cella frigorifera presso l'università Bicocca di Milano.
La cella era priva di serratura, e chiunque avrebbe potuto porvi il feto. L'istituto si occupa di ricerca sulle cellule staminali, e moltri fra gli addetti ai lavori ritengono si tratti di sabotaggio nei confronti di questo tipo di ricerca, operato da qualche estremista a cui evidentemente piace vedere la gente morire fra atroci sofferenze.
Il ritrovamento del feto è stato effetuato da una ricercatrice del laboratorio. Immediatametne sono scattati i controlli dei NAS per accertare l'eventuale presenza di carne di cavallo.
La confezione è stata sequestrata, in quanto lì'etichetta recava il nome di una dottoressa, ex dipendente della struttura, ma era priva delle indicazioni nutrizionali obbligatorie per legge.
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