Citrix, Yahoo e Google, gli ultimi affari

Inviato da harvey lomax il Mer, 02/24/2010 - 16:04
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Mercato IT in fermento nelle ultime settimane. Acquisizioni e partnerships pullulano come fermenti lattici in uno yogurt. Fioccano i dollari, meno i nuovi posti di lavoro, ma gli investitori gongolano. La crisi è agli sgoccioli? Forse negli USA, di certo non in Italia. Citrix Online, azienda leader in campo SaaS, ha acquisito Paglo Labs, le cui tecnologie verranno integrate nel nuovo prodotto GoToManage, in grado di offrire accesso e controllo remoti alle infrastrutture IT, potendole poi monitorare e gestire. Le cifre dell'operazione non sono state rese note. Yahoo ha ieri annunciato l'intenzione di effettuare una partnership con Twitter, il celebre sito di microblogging. Twitter dovrebbe essere integrato con gli altri servizi e siti dell'orbita di Yahoo, in cui già rientra Facebook, altra gallina IT dalle uova d'oro, da qualche mese. Le ricerche effettuate tramite il search engine di Yahoo, forniranno anche risultati proveniente dai cinguettii di Twitter, analogamente a quanto già accade su Google e Bing, fornendo, almeno nelle intenzioni, dei risultati in "real time". I dettagli finanziari non sono stati resi noti. Nel contempo Google si trova a dover nuovamente fronteggiare l'Antitrust europeo, che ha avviato indagini in seguito a lamentele giunte da alcune compagnie, le quali sostengono di essere state ingiustamente penalizzate dai risultati del motore di ricerca della compagnia di Mountain View. Il suo strapotere sta suscitando più d'una levata di scudi, soprattutto in Europa, meno negli USA, ma Google si dice convinto e prosegue per la propria strada. Lunedì ha ufficialmente acquistato On2, compagnia proprietaria di un'importante tecnologia di compressione video per il web, che nelle intenzioni dovrebbe diventare standard nelle specifiche di HTML 5. Il codec di On2 viene utilizzato da Adobe, Nokia, Sony e Skype, e se incluso nelle nuove specifiche, permetterebbe di evitare l'uso di plugins nei browser per poter visualizzare filmati, ponendosi come terza via alle attuali alternative H.264 (proprietario e quindi soggetto a costi di licenza) ed Ogg Theora (open source ma meno performante). Google ha sborsato la bellezza di 124,6 milioni di dollari per l'acquisto, circa 18 in più del valore di On2 rispetto a quando fu annunciato l'acquisto, l'anno scorso. La Free Software Foundation ha inviato una lettera aperta in cui richiede al gigante IT di rilasciare alla comunità open source il codice sorgente del codec appena comprato, onde fornire a tutto il web una tecnologia che costituisca una libera e valida alternativa per i video sul web.