Cameraman della Reuters Hiro Muramoto ucciso durante gli scontri a Bangkok

Ancora un giornalista ucciso. Hiro Muramoto, cameraman dell'agenzia Reuters, è stato ucciso la notte di sabato 10 aprile, da proiettili sparati, presumibilmente, da soldati dell'esercito. Gli scontri che in queste settimane vedono quest'ultimo opposto alle Camice Rosse, che si oppongono al governo thailandese, hanno mietuto sino ad ora 21 vittime e numerosi feriti. Il giorno dopo, domenica, il portavoce del governo, Panitan Wattanayagorn, aveva negato in maniera assoluta l'utilizzo di pallottole da parte dei soldati, asserendo che avessero invece utilizzato proiettili di gomma, e soltanto per difendersi. Mensogne atte a coprire la dura repressione ordinata ai militari. Per di pù, l'autopsia sui corpi delle vittime ha rivelato che sono state tutte raggiunte dai proiettili alla testa od al torace. Ne consegue che i militari hanno sparato per uccidere. Muramoto documentava la durezza degli scontri, le cariche, i lanci di oggetti contro i soldati attraverso le proprie riprese, come anche con l'ultima, che potete vedere qui su Youtube.