Era il lontano 1982, l'anno dei Mondiali di calcio in Spagna. L'anno di Rambo, Rocky III e Blade Runner. L'anno del Milan in serie B per la seconda volta, dell'arresto di Licio Gelli. L'anno della guerra delle Falkland e della morte di Gilles Villnevue. Ma è stato anche l'anno della nascita del Commodore 64, presentato al CES di Las Vegas tra il 7 ed il 10 di gennaio. Il primo home computer che regnò incontrastato per anni, fece impallidire i concorrenti dell'epoca, fino all'avvento dei personal computer ed al fallimento dell'azienda nel 1994. Cinque anni fa noi eravamo qui, su queste pagine, a celebrarne il 25° compleanno. Da allora poco è cambiato. I cuori impavidi di chi lo ha amato e continua ad amarlo sono rimasti gli stessi. Qualche capello bianco in più, ma anche una voglia di revival e di vintage che non è andata scemando, ma che anzi negli ultimi anni sta facendo ancora più proseliti, come dimostrano i numerosi siti internet, anche italiani, dedicati al mitico computer. Il C64 continua ad essere oggetto di culto per gli appassionati, con le sue varie versioni, le periferiche ed i video game.
Lo scorso anno è stato fatto un tentativo di rivitalizzare il marchio, con Commodore USA, ora proprietaria del glorioso marchio, che ha immesso sul mercato un personal computer con le sembianze dell'amato biscottone, ma che cela componenti modorne all'interno. Come sitema operativo viene preinstallata una distribuzione Linux, ma pare sia possibile installarci anche Windows. Dopo tutto si tratta di un pc. L'iniziativa pare non abbia comunque riscosso particolare successo, forse anche a causa del prezzo iniziale non proprio basso: quasi 600$ Per chi però ha utilizzato l'originale, di Commodore 64 ne esiste solo uno. Con diverse varianti, se vogliamo, ma un'unica anima.
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