Body scanner negli aeroporti USA: le immagini vengono conservate e trasmesse a migliaia

Inviato da harvey lomax il Ven, 08/06/2010 - 18:34
Argomento
La saga dei body scanner non accenna a terminare. Dopo le dichiarazioni del Ministro dell'Interno Maroni che li vuole in aeroporti, stazioni, ed in ogni luogo ove ci sia pericolo di attentati, dopo le smentite in merito alla non nocività dei raggi emessi da alcuni di quegli apparecchi, si torna al punto di partenza. Ovvero alla questione privacy. Negli Stati Uniti erano state molte le associazioni, tra cui Electronic Privacy Information Center, a riferire preoccupazioni in merito a quegli scanner che mettono a nudo la persona, nel tentativo di individuare cannoni nascosti nelle mutande e bombe atomiche occultate nel reggiseno. Un articolo del quotidiano Punto Informatico racconta che le preoccupazioni espresse in passato si stanno rivelando esatte, A dispetto delle rassicurazioni fornite a suo tempo dalle autorità statunitensi, le immagini di chi passa attraverso gli scanner vengono registrate, ed anche trasmesse! Lo ha confermato lo U.S. Marshals Service, che ha aggiunto che le foto vengono conservate dalla Transportation Security Administration a decine di migliaia e spedite qua e la per non meglio specificati test. La stessa Transportation Security Administration aveva giurato e spergiurato che gli apparecchi non potevano salvare le immagini dei passeggeri senza veli, e che queste dunque non avrebbero potuto essere trattate in alcun modo: trasmesse, stampate, visionate da personale non addetto alle scansioni. Tutte balle! Sul sito CrunchGear è possibile avere un resoconto della vicenda (in inglese). La Transportation Security Administration ha quindi mentito spudoratamente, sapendo di mentire! E come loro molto probabilmente tante agenzie governative USA che erano a conoscenza del fatto. Se hanno mentito su questo, possono mentire su qualunque altra cosa. Diranno di averlo fatto per il nostro bene, e non per farsi quattro risate alle spalle di ignari passeggeri. Intanto le agenzie governative continuano ad accumulare dati su dati di normali cittadini...