Due giorni fa alcuni hacker appartenenti al gruppo Anonymous hanno attaccato alcuni siti istituzionali giapponesi.
L'azione è stata condotta in segno di protesta contro la recente approvazione di alcune nuove norme a tutela del copyright. Queste entreranno in vigore dal prossimo mese di ottobre, e prevedono l'incarcerazione per coloro i quali venissero reputati colpevoli di infrazioni relative alle suddette norme. Il massimo della pena è previsto in due anni di galera e due milioni di yen di multa. Sarà quindi punito penalmente non solo il download di materiale protetto da diritto d'autore, ma anche la copia personale di CD e DVD!
Anonymous ha reagito all'ennesima norma voluta dalle lobby dell'intrattenimento, colpendo in vario modo, il sito del Ministero della Finanza, della Corte Suprema, e dell' Alta Corte per la Poprietà Intellettuale. Anche i siti dei due maggiori partiti giapponesi (DPJ e LDP) sono stati colpiti. Su alcuni degli obiettivi colpiti, gli hacker hanno lasciato il seguente messaggio:
"To the government of Japan and the Recording Industry Association of Japan, you can now expect us the same way we have come to expect you in violating our basic rights to privacy and to an open internet."
Pare comunque che gli hacker abbiano compiuto un errore; secondo la versione in lingua inglese del quotidiano giapponese Daily Yomiuri Online, a causa di un probabile refuso linguistico, sarebbe stato colpito il sito del Kasumigaura River Office della prefettura di Ibaraki, nella regione del Kanto, che nulla ha a che vedere con questioni di diritto d'autore. Si suppone che il bersaglio fosse invece il sito web del governo centrale, Kasumigaseki. Da ciò si evince che quasi sicuramente gli autori del cyber attacco non siano cittadini giapponesi. Un post su Twitter ha poi confermato l'errore, aggiungendo di essere dispiaciuti e che si è trattato di un errore di traduzione.
Il ministro della finanza ha confermato gli attacchi nel corso di una conferenza stampa, affermando che non vi è stato alcun furto di dati dai computer colpiti. Ha poi aggiunto di non poter confermare che si tratti di un'azione di Anonymous.
#op_japan è il nome di questa nuova operazione del collettivo di hacker, che da Twitter ha fatto sapere di voler continuare la protesta nel corso dei prossimi giorni. Uno dei probabile bersagli sarà forse il sito della Japanese Society for Rights of Authors, Composers and Publishers, che ieri mattina risultava non accessibile.
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