La casa automobilistica Volkswagen è in questi giorni al centro di uno scandalo senza precedenti. I vertici aziendali hanno ammesso di aver truccato i dati relativi alle emissioni dei motori di circa 11 milioni di veicoli ad oggi in circolazione, utilizzando del software truccato. Glil Stati Uniti hanno paventato una multa da 18 miliardi di dollari, causa anche le precise normative in materia, mentre in Europa non esiste una legislazione comune, per cui ogni paese dovrà verificare se il tasso di inquinanti rientra nella soglia. Limiti che sono comunque suggeriti da un organismo internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. A gettar benzina sul fuoco ci ha pensato poi il quotidiano tedesco Die Welt, secondo cui il governo federale era a conoscenza dell’imbroglio. Pare che ci sia stata anche un’interrogazione parlamentare del partito dei Verdi in proposito. E mentre il titolo in borsa ha bruciato qualche decina di miliardi di euro, trascinando con sè anche altri titoli automobilistici, la cancelliera auspica una rapida e trasparente indagine in proposito. Preoccupazioni borsistiche a parte, in Italia in molti se la ridono: “Ma allora non sono solo gli Italiani a fare i furbi!”, è uno dei commenti che va per la maggiore. in effetti, oltre al danno economico, brucia soprattutto la perdita in termini di immagine, non solo per l’azienda, ma per tutto il popolo tedesco, per cui il marchio Volkswagen è sempre stato simbolo di efficenza, qualità, dello stile tedesco nel mondo.
Ora però viene da domandarsi cosa abbia spinto l’azienda ad un tale meschino comportamento. La risposta non è defficile: la colpa di tutto è del consulente riduzioni costi Bill Right. Il simpatico omino da mesi campeggia sugli schermi televisivi proponendo il verbo della riduzione dei costi (tanto caro alle aziende di tutto il mondo, che solitamente si limitano a licenziare manodopera a tappeto). “Aumentiamo?… Tagliamo?…” – “Chi compra Volkswagen vuole… l’avventura!”, ecc, ecc. Slogan pubblicitari che solo ora possiamo comprendere nel loro più profondo significato. Il consulente ha talmente insistito (e si sa che i suggerimenti dei consulenti esterni nelle grandi aziende sono oro colato) che non potendo licenziare migliaia di dipendenti, per non perdere la faccia nei confronti di quelle nazioni che non sanno limitare il proprio debito e contemporaneamente crescere mantenendo l’occupazione (Italia, Grecia, Irlanda, ecc.), ha fatto la frittata. L’imperativo del consulente Bill Right era quello di tagliare i costi; e Volkswagen li ha tagliati truccando i dati delle emissioni nocive, con motori dal minor costo al prezzo di quelli in regola, detto sommariamente.
L’ineffabile consulente Bill Right stavolta l’ha fatta grossa. Non so perché, ma credo che non lo vedremo più in tv per un pezzo…
Volkswagen: das Auto. Der Skandal. Und jetzt auch Bill Right ohne Arbeit. Merkeeeeel… Hilfeeeeee…