Giappone, terrorista al minimarket.

Fra grandi conflitti in essere ed episodi di cronaca cruenti, chiunque ha la possibilità di constatare quanto in basso sia sceso l’essere umano. Eppure giorno dopo giorno scopriamo che il fondo non è ancora stato raggiunto. Prendiamo ad esempio un recente fatto di cronaca in Giappone. Terra solitamente poco incline al crimine e distaccata da ciò che accade nel mondo. Eppure certi individui si dimostrano capaci di una tale efferatezza che, per citare HP Lovecraft, inventore delle omonime stampanti, non può nemmeno essere descritta.
È di qualche giorno fa la notizia di un raccapricciante episodio accaduto in un minimarket della ridente città di Fukuoka, capoluogo dell’omonima prefettura situata nell’isola settentrionale di Kyūshū. Una donna, fingendosi astutamente una cliente come tante altre, ha individuato un sacchetto contenente quattro panini al sesamo e… (NdA: se siete di stomaco debole meglio che ora smettiate di leggere, non ci assumiamo alcuna responsabilità in caso di vostri mancamenti, infarti, ecc) con un gesto di inaudita violenza ed odio si è accanita contro uno di quei poveri panini, schiacciandolo orribilmente! Una volta compiuto il delitto, è fuggita senza acquistare il prodotto. Tuttavia il commesso l’ha inseguita, bloccata con un calcio volante e denunciata alla polizia, che ha provveduto ad arrestarla.

Una schiacciatrice di panini giapponese
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Forse non tutti sanno che in Giappone schiacciare panini al sesamo è un reato gravissimo, un po’ come la lesa maestà in Thailandia, si rischia l’impiccagione per le unghie dei piedi. Fra l’altro pare che la donna non fosse nuova ad episodi simili, saremmo dunque dinnanzi alla prima schiacciatrice di panini al sesamo seriale! La donna ha cercato di difendersi minimizzando l’accaduto. Secondo alcuni, questo suo atteggiamento di mancata comprensione dell’efferatezza dell’atto compiuto potrebbe presagire ad una linea difensiva che preveda la richiesta di un’esame psicologico per poterla poi dichiarare incapace di intendere e di volere, evitando così la punizione ed ottenere magari l’affidamento ai servizi sociali oppure ad una comunità protetta per il recupero.
Purtroppo non si tratta di un episodio isolato. Si stanno diffondendo sempre di più quelli che vengono definiti “atti di terrorismo del sushi”. Ad esempio ci sono persone che leccano le boccette di salsa di soia, o che appunto schiacciano le confezioni di sushi.
Ma perché tanto odio, tanta efferatezza contro inermi confezioni alimentari? Siamo dinnanzi ad un nuovo fenomeno sociale che tipicamente andrà espandendosi fino a raggiungere anche l’Occidente? Oppure in realtà c’è qualcosa dietro, come afferma la vecchia pubblicità del Kinder Cereali?
La potente lobby del cibo liofilizzato? Una setta religiosa che aborrisce il confezionamento degli alimenti? Dei terroristi che tentano di portare scompiglio e delegittimare il governo? La Yakuza che vuole imporre i propri prodotti?
on lo sappiamo. Possiamo soltanto constatare che all’efferatezza umana non c’è mai limite. Lasciamo che l’efficiente polizia giapponese faccia le sue indagini per capire cosa sta succedendo in Giappone. Nel frattempo, METTETE IN SALVO I PANINI!