Viet-Nam, prolungato arbitrariamente il periodo di detenzione del blogger Nguyen Van Hai

Nuovo colpo di mano del regime vietnamita, che ha deciso di protrarre il periodo di prigionia del più famoso blogger del paese, Nguyen Van Hai. Condannato a due anni e mezzo di prigione per evasione fiscale, una volta scontata la pena che si esauriva lo scorso 19 ottobre, non gli è stato permesso di uscire. Ai parenti che erano andati a prenderlo, è stato riferito che il blogger dovrà ora affrontare una causa per propaganda contro il partito comunista. Nella giornata di mercoledì 20, la polizia si è presentata a casa della ex moglie, Duong Thi Tan. L’abitazione è stata messa a soqquadro, il cellulare sequestrato, la donna malmenata e condotta a forza presso una stazione di polizia. Tutto sotto gli occhi di numerosi testimoni.
La polizia non ha fornito prove in merito alle accuse, di cui non si conosce nemmeno a quale periodo si riferiscano. Ovvio che Nguyen Van Hai non possa aver commesso i reati ascritti durante la prigionia, tuttavia, se precedenti, vi sono comunque numerosi avvocati che asseriscono che il prigioniero doveva comunque essere prima rilasciato, e poi avrebbero dovuto in caso contestargli le nuove accuse.
Inutile dire che dietro a tutto ciò si nasconda la volontà dei vertici del partito di tenere la bocca chiusa a chi, come Nguyen Van Hai, ha sempre criticato l’atteggiamento eccessivamente sottomesso del governo vietnamita dei confronti della Cina, in special modo riguardo alcune dispute territoriali.
Un altro blogger, Phan Thanh Hai, i cui post sul proprio sito riguardano fondamentalmente le stesse argomentazioni, è stato preso dalla polizia nel corso di un raid presso la propria abitazione a Ho Chi Minh City.